Mnamon

Antiche scritture del Mediterraneo

Guida critica alle risorse elettroniche

Iberico

- VI-I sec. a.C.

a cura di: Coline Ruiz Darasse     DOI: 10.25429/sns.it/lettere/mnamon028
Ultimo aggiornamento: 4/2022


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  • Approfondimenti


Stele di Sinarcas


      L’epigrafia paleoispanica è ricca e variata [vedi le aree di diffusione delle iscrizioni]. Sono attestate almeno cinque varianti grafiche nella penisola iberica a partire dal VII sec. a.C. :

- la variante più diffusa è quella detta « levantina » o « del nord-est ». Documentata dalla regione di Valencia in Spagna fino alle coste del golfo di Lione, è stata usata per scrivere una lingua non indoeuropea utilizzata come lingua veicolare: l’iberico. È la più conosciuta delle lingue e scritture paleoispaniche.
- è possibile che la variante di scrittura meridionale (che si legge da destra a sinistra) sia servita anch’essa a scrivere una (o più?) lingue iberiche. Le iscrizioni sono rare e i segni molto variabili. Sono state trovate nella parte orientale dell’attuale Andalusia e non sono state ancora tutte ben interpretate.
- la scrittura « greco-iberica » è frutto di un utilizzo puntuale di un alfabeto ionico allo scopo di scrivere la lingua iberica, nel IV secolo a.C., in alcuni siti che sono stati localizzati nei dintorni di Alicante.
- la variante di scrittura detta « sud-occidentale » talvolta denominata anche « scrittura tartessica » è presente in una ventina di siti del Portogallo del Sud (Algarve e Baixo Alentejo). Si tratta di una scrittura che si legge da destra a sinistra e che è "ridondante" (i segni sillabici sono raddoppiati tramite segni vocalici). Le poche stele che riportano iscrizioni di questo tipo sono scritte in una lingua che non è stata ancora chiaramente identificata.
- le scritture celtiberiche (orientale e occidentale) sono servite a notare la lingua celtiberica.
Infine, a partire dalla colonizzazione romana, è stata utilizzata a volte la scrittura latina per scrivere le lingue indigene (lusitano, celtiberico), o per qualche rara iscrizione bilingue.


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Indice dei contenuti

Tipologia delle iscrizioni

È difficile definire il genere di un testo nell’ambito della epigrafia paleoispanica. In effetti, l’accesso al lessico è ancora molto limitato e si può stabilire la tipologia delle iscrizioni solamente a partire da certi morfemi che sono identificati come ricorrenti sugli stessi tipi di supporto o in circostanze analoghe.

Questa metodologia può essere fuorviante, poiché porta ad attribuire una certa funzione a dei testi in base alla semplice presenza di un morfema e anche a creare delle categorie apparenti. È la ragione per cui i generi dei testi sono definiti in funzione del loro supporto e dei paralleli conosciuti con altre epigrafi di attestazione frammentaria.

Si possono individuare tre grandi ambiti di utilizzazione della scrittura: ambito economico, ambito religioso e ambito diplomatico e politico.

L'ambito economico si suddivide in tre categorie:

- l’aspetto commerciale, relativo al commercio dei beni. Appartengono a questo ambito i segni mercantili e i contratti. La lamina di piombo più conosciuta, quella di Pech Maho (IGF 135), appartiene a questo gruppo: si ricordi che non è scritta in lingua iberica bensì in greco, ma menziona dei nomi iberici. Esistono delle lamine di piombo iscritte in lingua iberica che possono essere considerate con certezza delle lettere, ma il loro senso ci sfugge (Plomb de L'Escala, Ampurias, BdHesp GI.10.11 = MLH III, C.1.24).

- l’aspetto produttivo, che si occupa della produzione e creazione di oggetti. I bolli sulle anfore appartengono a questa categoria.

- l’aspetto economico, nel senso etimologico del termine, corrisponde all’amministrazione e alla gestione di una casa. Questa categoria include le iscrizioni che sono relative alla gestione, distribuzione e consumo dei beni. Le iscrizioni di proprietà appartengono a questo gruppo.

L'ambito religioso è rappresentato da stele funerarie o da oggetti di uso rituale (come il rhyton di Ullastret [BdHesp GI.15.09 = MLH III, C.2.8] o l’iscrizione su ceramica grigia di La Joncosa [BdHesp B.11.01]). Nella stessa categoria si possono classificare le iscrizioni rupestri della Cerdagna, che ci riportano a una problematica locale, indubbiamente votiva (de Hoz 2011, 432), quasi inesistente nel resto della epigrafia paleoispanica.

L'ambito politico e diplomatico è a tutt’oggi rappresentato solamente da iscrizioni celtiberiche: le tesserae hospitales. Non esistono tesserae hospitales nel mondo iberico nord-orientale. La coniazione delle monete potrebbe essere parte di questa categoria. Allo stesso modo le iscrizioni su stele del Sud-Ovest devono essere considerate come facenti parte della epigrafia pubblica.

Al momento, non vi sono testi letterari conosciuti nel mondo paleoispanico.  


Tipi di supporti

- Conio monetario

 

Légendes monétaires

Conio monetario : Neronken (Mon.01), Fine II-inizio I secolo a.C.

Fonte :  Cngcoins

 

- Graffiti su instrumentum domesticum

 

Graffiti sur instrumentum domesticum

Nome gallico in grafia iberica nordorientale, Oppidum d’Ensérune (France), MLH II B.1.59, BDH HER.02.059, fine del IV secolo a.C. 

Fonte : Coline Ruiz Darasse, con l'autorizzazione del Musée national d’Ensérune.


- Iscrizioni dipinte

 

Inscriptions peintes

Iscrizione in grafia nordorientale dipinta sul bordo si un kalathos, Sant Miquel de Llíria (Spagna), MLH III, F.13.04, BDH V.06.009, fine III-inizio II secolo a.C.
Fonte :   Museu de Prehistòria de València. ALF (junio2014)


- Bolli

 

Estampilles

Bollo proveniente dal sito di Ruscino (Francia), MLH II B.8.20, BDH PYO.01.20, II-I secolo a.C. ?

Fonte : Isabelle Rébé. Fuente: SEBarc VI, 2008, 89.


- Lamine di metallo (piombo)

 

Plaques de métal (plomb)

Faccia B di una iscrizione su piombo in grafia meridionale rinvenuta nel sito di La Bastida de Les Alcusses, (MLH III, G.7.2, BDH V.17.02), fine V-inizio IV secolo a.C.

Fonte : Museu de Prehistoria de Valencia. ALF (sept. 2014).


- Stele funerarie

 

Stèles funéraires

Stele funeraria in grafia nordorientale rinvenuta nel sito di Sinarcas, (MLH III, F.14.1, BDH V.01.01), I secolo a.C.

Fonte : ISC


- Mosaici

 

mosaïques

Mosaico in lingua iberica e alfabeto latino rinvenuto nel sito di Elche, (MLH III, G.12.04b, BDH A.10.04b), fine del I secolo a.C.

Fonte : Fondos fotográficos de la Fundación Arqueológica La Alcudia (dibujo Carlos Zornoza).


- Iscrizioni rupestri

 

inscriptions rupestres

Iscrizioni rupestri rinvenute in Cerdagna (Untermann, Campmajo 1990).