Mnamon

Antiche scritture del Mediterraneo

Guida critica alle risorse elettroniche

Ugaritico

- XIV-XII sec. a.C.

a cura di: Paolo Merlo    DOI: 10.25429/sns.it/lettere/mnamon019
Ultimo aggiornamento: 3/2022


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Fronte della tavoletta contenente il testo mitico-rituale cosiddetto di Shaḥar e Shalim.


La scrittura denominata “ugaritica” è la scrittura locale dell’antica città di Ugarit (Ras Shamra); essa consiste in un alfabeto (meglio abjad) cuneiforme composto di 30 segni (alfabeto “lungo”). Tale scrittura è attestata quasi esclusivamente nella città di Ugarit o nella vicina Ras Ibn Hani, residenza estiva dei sovrani di Ugarit. La documentazione si data all’incirca dal XIV all’inizio del XII sec. a.C. Con tutta probabilità, la scrittura ugaritica fu “inventata” localmente adattando un esistente sistema di scrittura alfabetica alla pratica scribale cuneiforme tipica dell’accadico che in quel periodo storico era impiegato come la lingua franca del Vicino Oriente antico.

Negli scavi di Ugarit sono state rinvenute varie tavolette con alfabetari che ci permettono di conoscere con esattezza l’ordine dei segni alfabetici (cfr. Elenco dei simboli); i caratteri ugaritici sono ordinati, grosso modo, secondo l’ordine che si ritroverà nel successivo alfabeto fenicio.

Per completezza, a questo sistema di scrittura ampiamente documentato, si devono aggiungere altri due sistemi di scrittura attestati solo raramente nella città di Ugarit. Un alfabeto cuneiforme “corto” composto solo di 22 segni, e un altro alfabeto cuneiforme “lungo” che presenta un diverso ordine delle lettere (cioè con la seguente sequenza di caratteri: h, l, ḥ, m tipica del semitico meridionale) e di cui possediamo un alfabetario (RS 88.2215).

 


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Indice dei contenuti

Documentazione e diffusione

Gli scavi effettuati presso la città di Ugarit (Ras Shamra) hanno portato alla luce quasi 2000 testi e frammenti in lingua ugaritica e vari altri documenti redatti in diverse scritture e lingue in uso a quel tempo (XIV-inizio XII sec. a.C). Rilevanza particolare assumono i testi bilingui e plurilingui. Tali testi plurilingui sono, nella maggioranza dei casi, liste redatte in colonne parallele in lingue diverse: sumerico, accadico, ugaritico e talvolta anche in hurrita.

I testi in lingua ugaritica sono prevalentemente di genere amministrativo (contratti e liste), in quantità minore testi letterari (mitologici, religiosi, cultuali), epistolari, scolastici (esercizi, abecedari) e giuridici.

La quasi totalità dei testi in lingua ugaritica sono stati scoperti a Ugarit o a Ras Ibn Hani, circa 4,5 km sudest di Ugarit. Solo un piccolissimo numero di altri documenti in ugaritico è stato rinvenuto fuori dal regno della città di Ugarit, in alcuni siti della Siria, del Libano e dell’odierno Israele (ad es. Tell Sukas, Kamid el-Loz, Sarepta, Tell Taanak, Nahal Tavor, Beth-Shemesh).

 


Caratteristiche formali e i due alfabeti

L’ugaritico è una scrittura cuneiforme come l’accadico, ma il suo principio linguistico è completamente diverso dal sistema sillabico-logografico dell’accadico. La scrittura ugaritica è infatti una di tipo alfabetico (meglio abjad) dove sono rappresentate foneticamente le sole consonanti.  Unicamente la consonante alif (la chiusura della glottide) appare in una triplice forma diversa, a seconda della vocale precedente o successiva: {simbolo} per /ˀa/; {simbolo} per /ˀi/, /ˀê/ oppure /Voc.+ /ˀ/; {simbolo} per /ˀu/ e /ˀô/.

Gli abbecedari ugaritici rinvenuti negli scavi (finora più di dieci) hanno evidenziato una forte consistenza dell’ordine delle lettere (cfr. elenco dei simboli), tale sequenza risulta essere molto simile a quella del fenicio, testimonianza di una ampia diffusione della medesima tradizione scribale. Solo un abecedario testimonia un ordine diverso delle consonanti (cioè con la seguente sequenza di caratteri: h, l, ḥ, m) tipico del semitico meridionale (RS 88.2215).

Di particolare interesse è l’alfabetario, purtroppo frammentario, KTU 5.14 nel quale ogni consonante ugaritica è affiancata da un segno sillabico che ne rende la pronuncia in cuneiforme accadico.

In alcuni luoghi della Siria-Palestina e a Cipro sono stati trovate pochi testi redatti in un alfabeto cuneiforme “corto”, di soli 22 caratteri consonantici che per la maggior parte sono identici a quelli dell’alfabeto lungo, anche se alcuni grafemi hanno forme diverse.

 


Sistema di scrittura

Gli scribi ugaritici scrivevano i testi in senso orizzontale, partendo dall'angolo in alto a sinistra della tavoletta e procedendo da sinistra a destra, ricominciando da capo ad ogni linea.

La maggior parte dei testi ugaritici utilizza un piccolo segno cuneiforme verticale come separatore di parola (trascritto solitamente con un puntino).